Esercitazione Protezione Civile - Rischio Alluvione

Pubblicato il 25 settembre 2019 • Comune Piazza Municipio, 3, 09040 San Vito SU, Italia

La Direzione Generale, della Protezione Civile della Regione Sardegna, partecipa al progetto Proterina 3 Évolution - Il terzo passo nella protezione del territorio dai rischi naturali: l’evoluzione partecipata nella gestione dei rischi derivanti dalle alluvioni, finanziato sul PO Interreg Italia – Francia, nel quale fra tutte le attività programmate è prevista la realizzare una esercitazione di protezione civile per il rischio idraulico e idrogeologico nel territorio della valle del Flumendosa, pertanto sono interessati i comuni di Ballao, Armungia, Villasalto, San Vito, Muravera e Villaputzu.

Nel corso degli anni nelle regioni storiche del Gerrei e del Sarrabus nella bassa valle del Flumendosa, si sono verificate numerose esondazioni e allagamenti che hanno causato danni gravi e diffusi alle strutture abitative, alle infrastrutture, alle reti di comunicazione stradale, alla rete elettrica, alle reti di approvvigionamento e smaltimento idrico compresi i relativi impianti.

Nel Comune di San Vito vengono presi in considerazione gli isolati dell’abitato circoscritti dal Rio Flumini Uri, dalla strada principale SS 387, sino a interessare tutta la periferia verso est, prospiciente l’asta del Flumendosa. Lo scenario è caratterizzato dalla presenza di edilizia privata, dalle strutture del Comando dei Carabinieri e da altre strutture pubbliche che durante l'evento del 2013, ripetutosi anche nel 2018, sono state allagate e danneggiate, dall'esondazione del Flumendosa e del Riu Flumini Uri 

L’esercitazione serve per:

  • Testare il Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi, con particolare riguardo all’emissione dei bollettini di allerta e di monitoraggio, alle procedure di attivazione delle strutture operative e di attivazione dei centri di coordinamento dell’emergenze.
  • Testare le pianificazioni comunali di protezione civile dei Comuni interessati, in relazione agli scenari ipotizzati per quanto riguarda la diramazione degli allarmi ai cittadini, il sistema di comando e controllo, le comunicazioni e le trasmissioni anche via radio.
  • Valutare i tempi di intervento delle forze di soccorso e l’adeguatezza delle risorse disponibili in termini di uomini, mezzi e materiali.
  • Testare l’attivazione della colonna mobile.
  • Favorire l’integrazione operativa tra tutti gli Enti ed organismi coinvolti attraverso l’attivazione delle diverse funzioni di supporto all’interno della sala operativa regionale SORI e nel CCS attivato dalla Prefettura.
  • Perfezionare le capacità del personale impegnato nei compiti organizzativi, direttivi ed operativi.
  • Informare e sensibilizzare la popolazione sulle situazioni di emergenza ipotizzata.

il Comune:

  • Attiva il COC, garantisce il flusso di informazioni e i contatti con le sale operative e i presidi territoriali locali.
  • Mette in atto le azioni di informazione alla popolazione.
  • Verifica l’effettiva fruibilità delle aree di emergenza di protezione civile.
  • Coordina l'intervento delle strutture operative locali per l'attuazione delle misure preventive e di soccorso.
  • Valuta il cessato allarme.